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Un Gesù che non conosciamo

L’attenta comparazione di fonti canoniche e apocrife mostra una realtà completamente diversa da quella spiritualizzata dei teologi. Non solo Gesù potrebbe essersi realisticamente salvato da morte in modi molto meno misteriosi di quelli vulgati, ma ha anche concluso la sua permanenza sulla terra in modo non diverso da Mosè, Romolo, Ercole e molti altri, scomparendo su una nube, senza fare ritorno. Che cos’era questa “nube”? Molti interrogativi si pongono alla mente libera da pregiudizi. Questo libro li affronta senza intenzione polemica, ma anche senza la paura di chi, mosso solo dal desiderio di conoscere, non smette mai di cercare.

“Gesù, per Paolo, è un kyrios, un Signore, e quindi un semidio, una figura potentissima, sì, ma intermedia rispetto a quella gradazione dell’essere che, nella concezione platonica, va dal mondo intelligibile al mondo sensibile, dalle rarefatte altezze del mondo delle idee all’orizzonte terreno e umano; orizzonte che vede Gesù, in ultimo, appeso in croce, sospeso tra cielo e terra. A metà strada tra uomini e dèi.”

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